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       Diario 
      della settantasettesima giornata 
      
      DATA: 18 luglio 1999 
      
      
      Mi sono rotto
      
      Ore: 4,00 
      Siamo allo scarroccio sulla secca di Tramontana, il dolore al dito del 
      piede mi fa vedere le stelle e mi sveglia. Ieri ho sottovalutato il 
      trauma, oggi rimpiango il ghiaccio. 
      Ore:11,00 
      E’ necessaria una visita medica. Viene a prendermi una motovedetta della 
      Capitaneria di porto di Lampedusa per portarmi alla Guardia Medica. 
      L’Alicudi resta sulla secca per non sprecare il primo giorno utile dopo 
      tanta attesa. A bordo oltre l’equipaggio c’e’ Angelo Mojetta e Caterina, 
      mia moglie. In caso di avvistamento sono in grado di cavarsela benissimo. 
      Ore: 15,00 
      Il mio dito si e’ rotto, me lo conferma una sofisticata attrezzatura 
      radiologica e il medico di guardia. Non e’ grave, ma mi vogliono ingessare 
      e per me, che vivo con le pinne, e’ un problema. 
      Raggiungo con il 
      medico un compromesso sul tutore, una stecca rigida ben fissata con una 
      fasciatura. In caso di immersione, dovro’ toglierlo e rimetterlo. 
       
      Ore: 17,00 
      La motovedetta a volo radente mi riporta sulla secca. Abituato a navigare 
      a 7 nodi, viaggiare, i 30 danno euforia, dimentico il piede e gongolo al 
      vento tiepido che sbatte sulla faccia.  
      A bordo, Angelo, 
      Caterina e Stefano hanno pasturato come dannati: non si sono fermati un 
      momento da ieri notte. 
      
                
      
      
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